Questo articolo nasce dal desiderio di far sapere alle future mamme e neo mamme che cosa può fare per loro una Doula, figura della quale oggi si parla molto, anche in termini impropri. E allora , facciamo chiarezza.

Come ho raccontato in un precedente articolo (Gravidanza:attenzione alla “catena di montaggio”) è vero che “la gravidanza non è una malattia” come è vero che porta con se profondi cambiamenti, fisici ed emotivi.

Talvolta, per noi, donne abituate a “gestire tutto”, a prenderci cura dei nostri affetti, a essere efficienti sul lavoro e chi più ne ha più ne metta, può essere difficile prendersi degli spazi anche in un momento speciale come quello della gravidanza. Se la gravidanza fila liscia senza particolari complicazioni è probabile che tenderemo a proseguire la vita di tutti i giorni portando una attenzione relativa a ciò che sta accadendo dentro di noi.

Spesso il primo vero momento di contatto con il nostro bambino avviene durante le ecografie e i primi spazi per fermarci, “sentirlo” e con lui sentire le nostre sensazioni (gioia, paura, tristezza, felicità etc… ) ce li prendiamo quando ci iscriviamo a qualche corso pre-parto quindi intorno al settimo mese.

Oggi inizio ad osservare un movimento in controtendenza fatto di donne che sentono il desiderio di vivere più pienamente la propria gravidanza o che sentono di avere bisogno di un sostegno per affrontare i cambiamenti che questa porta, nel corpo, nel modo di vivere e di vedere la vita, nella coppia, nelle relazioni familiari etc…

Il mio lavoro di  Doula parte da questi presupposti e ha come obiettivo la possibilità di restituire alla donne che lo desiderano spazio, tempo e accudimento.

Che cos’è e cosa non è una Doula

La Doula è una facilitatrice della migliore esperienza di gravidanza parto e puerperio.

La Doula è figura non-sanitaria, la Doula non visita, non “tocca” , non fa prescrizioni, non si sostituisce in alcun modo alle figure medico sanitarie di riferimento (ostetrica/ginecolo).

A chi può essere utile una Doula

Una mia cara amica e collega, Lucia, un giorno disse “ogni donna merita una doula”.

Lo penso anche io. Una mamma al primo figlio che si affaccia ad un mondo tutto nuovo, o una mamma al terzo figlio che pur essendoci già passata sta comunque vivendo una storia a sé (ogni gravidanza è diversa) – una mamma che ha già avuto un cesareo e si prepara ad un parto naturale VBAC, una mamma che ha scelto il cesareo programmato ma desidera viverlo con serenità e consapevolezza – una mamma che torna a casa dopo un parto difficile e ha bisogno di riprendersi per accudire il suo bambino, una mamma che torna a casa dopo un parto gemellare e decide di allattare entrambe i suoi bambini ma avrebbe bisogno di un supporto – una mamma che sente di avere difficoltà nell’allattamento, una mamma che semplicemente è “stanca” e ha bisogno di “nutrirsi per nutrire il suo bambino”.

Ogni donna, ogni mamma, merita una Doula.

Perché la Doula e non la mamma, la nonna, la suocera, la zia o le amiche?

La doula non si sostituisce in alcun modo alle donne della famiglia o alle amica che desiderino stare vicino alla donna in gravidanza o in puerperio.

Tuttavia, può capitare, e oggi è in effetti molto frequente per come è strutturata la società, che non tutte possiamo avere vicino, nella stessa città, le altre donne della famiglia, o che le amiche, per quanto care, non abbiano la possibilità di prestare un accudimento e un sostegno nei tempi e nei modi da noi richiesti.

Un altro aspetto importante è che le donne della famiglia o le amiche, dato il tipo di relazione, tendono a portare la propria personale esperienza e ciò può rappresentare un ulteriore peso per colei che invece desidererebbe “solo” poter vivere la sua propria gravidanza senza condizionamenti, suggestioni o proiezioni di altri.

La Doula può garantire proprio questo alla donna, una vicinanza, un sostegno, una fonte di informazione astenendosi completamente da qualsiasi giudizio e da qualsiasi indicazione di merito rispetto a cosa sia o non sia bene per lei.

La Doula accompagna ogni mamma alla riscoperta della propria forza, delle proprie competenze, delle proprie capacità rinforzandola nella fiducia in se stessa in modo che sia lei e solo lei (con il partner) protagonista delle scelte legate alla propria maternità.

La Doula si occupa anche dei papà?

Si, naturalmente. Se i papà lo desiderano.

Il ruolo del partner è molto importante, e non esiste il “modo giusto” di essere papà o di stare accanto alla propria compagna. Spesso, essendo il focus totalmente sulla mamma, il partner non ha grandi possibilità di dare voce a ciò che sente, ciò anche a discapito della relazione di coppia e con il bambino. Ci sono uomini che desiderano  “partecipare” altri che, apparentemente, hanno bisogno di proseguire la propria vita senza portare molta attenzione a ciò che sta avvenendo. Ciò che conta è creare un buon clima nella relazione sostenendo entrambe i partner nel loro sentire e agevolando una comunicazione ed una interazione che li soddisfino.

Cosa può fare una Doula durante il parto?

Una Doula, che abbia accompagnato una mamma per tutta o parte della gravidanza e che abbia instaurato con lei e con la coppia un rapporto di fiducia e conoscenza reciproca, può accompagnare la mamma anche durante il parto (in casa o in ospedale) ma solo ed esclusivamente se il parto è assistito da una figura medico-sanitaria. Una Doula non presenzia a parti non assistiti.

Un sostegno emotivo continuativo, orientamento e informazioni su ciò che sta accadendo possono migliorare e facilitare una esperienza positiva di parto. Le evidenze scientifiche dimostrano che la presenza di una Doula può contribuire a ridurre i tempi di travaglio, il ricorso alla parto analgesia e all’ossitocina, in generale fa sentire la donna più libera di esprimersi sia emozionalmente che con lo staff medico, rafforzando la percezione che ha di sé e delle sue capacità nell’affrontare il parto.

E poi ancora, immediatamente dopo il parto e nei giorni a seguire, la presenza di una Doula, può far sentire la mamma “non sola”, sostenuta e nutrita, può influire positivamente sul bonding, l’instaurarsi di una forte relazione madre-bambino, e sull’avvio e la prosecuzione dell’allattamento.

Cosa può fare una Doula durante il puerperio?

Quando si torna a casa dall’ospedale, o in generale, dopo qualche giorno dal rientro alla quotidianità, tutto ciò che intorno alla mamma si è mobilitato in termini di attenzioni e di partecipazione si ridimensiona, i partners tornano a lavorare, e lei si ritrova da sola con una nuova vita e una nuova relazione da costruire – magari dolorante dal parto o semplicemente in difficoltà per il calo ormonale.

Anche in questo caso la tendenza è spesso quella di dire “ce la faccio da sola”  a meno che qualcosa di importante non si manifesti : una vera e propria depressione post partum, complicazioni con il bimbo etc…

Ma a quale prezzo fare sempre tutto da sole?? Sapersi fermare, saper chiedere un aiuto, prendersi cura di sé non è una debolezza, non vuol dire che non siamo capaci, non vuol dire che non sia buone madri. No. Niente di tutto questo! e nemmeno pensare che se ce l’hanno fatta le nostre madri ce la faremo anche noi: lasciamoci alle spalle tante false credenze!

Occuparci di noi, del nostro benessere, è il primo grande atto d’amore che portiamo ai nostri figli che potranno godere di madri nutrite e capaci di ascoltare i propri bisogni e i loro.

Una Doula può essere preziosa anche laddove ci siano problemi in allattamento che non trovino soluzione con le disposizioni e i suggerimenti tecnici. Per approfondimenti clicca qui

Cosa fa di speciale una Doula?

La Doula spesso “non fa”, la Doula per lo più “c’è” e questo molte volte è quanto di più prezioso potremmo desiderare – una presenza silenziosa e attenta, che non fa per noi (a meno che non siamo noi a chiederlo), che non si sostituisce nelle nostre scelte, nelle nostre decisioni, ma ci sostiene e ci incoraggia a manifestarci nel nostro nuovo ruolo di donne/madri.

Che tipo di accompagnamento offre una Doula?

Tipicamente un accompagnamento one to one direttamente a casa della mamma nei tempi dal lei richiesti. Esistono anche possibilità di condividere un percorso in piccoli gruppi con proposte personalizzate. Per maggiori info  clicca qui.

Buona giornata!