“Femmina si nasce, donna di diventa”
Ho provato a traslare al femminile questo tipo di assioma che di solito si attribuisce ai maschi dicendo che “tutti nascono maschi e solo pochi diventano uomini” …
…ma non so se funziona.
Nel caso delle donne si da per scontato che tutte lo diventiamo…come se fosse connaturato al nostro genere la “capacità di maturare”
M A T U R A R E
L’essere “mature” spesso è associato alla velocità con la quale si è passate dall’essere bambine, adolescenti e poi adulte
Molte di noi maturano velocemente pensando di doversi occupare della propria famiglia di origine, della propria sicurezza, del proprio essere autonome, del realizzare le aspettative dei genitori o al contrario di dover mettere una bella distanza tra sé e i genitori
e spesso quando una giovane donna raggiunge l’indipendenza (principalmente economica) viene considera : matura
Quante idee circa la maturità nella società di oggi (?)
la capacità di far fronte alle sfide della vita parla di maturità
la capacità di cavarcela da sole parla di maturità
la capacità di farci valere e rispettare parla di maturità
sono alcune delle definizioni a cui si tende a fare ricorso
Ma quante parti di noi abbiamo sacrificato, quante parti sofferenti di noi abbiamo ignorato per maturare così rapidamente o per aderire a questi schemi?
La bella notizia è che non è mai troppo tardi per accorgersi di aver optato per quel tipo di “maturazione”, riconoscendone il buono, perché se abbiamo scelto questo avevamo i nostri buoni motivi per farlo legati principalmente al concetto di “Sopravvivenza” , e decidere che si può scegliere di proseguire diversamente
La vita non manca di offrirci occasioni – occasioni per portare attenzione a quelle parti di noi che per sopravvivere in certo momento , in una certa situazione, abbiamo trascurato, a quei dolori che, in un certo tempo della nostra vita, forse sembravano troppo grandi per essere guardati negli occhi
La vita sà … e non ci porta a davanti cose che non siamo pronti a guardare :ce le porta esattamente quando è il momento, quando abbiamo le risorse per affrontarle.
Attenzione però alla trappola!
Se manchiamo di consapevolezza o di fiducia nelle nostre capacità e nella perfezione della vita, è possibile che quando ci viene offerta questa occasione viviamo questa cosa come un’altro macigno, come un altro dolore che rafforza la nostra convinzione di donne forti e ci porta ad affermare – sanguinanti e dolenti – “per fortuna che sono una donna forte, e che sono maturata in fretta altrimenti tutti questi colpi della vita non avrei saputo sopportarli”
E se potessimo cambiare questa equazione? Come sarebbe la nostra vita?
Secondo voi questo è essere maturi? Essere maturi è essere forti e capaci di sopportare i colpi della vita?
e se per noi è davvero questa “la maturità” cosa possiamo aspettarci dalla vita?
quanto siamo condizionati nei nostri movimenti, nella nostra capacità di essere noi stessi? nel prendere il nostro posto nelle relazioni, nelle situazioni etc…?
Ve lo dice una persona che ha fatto dell’essere una “donna tosta” la propria ragione di vita: laureata presto, raggiunto presto la sua indipendenza economica ma già solo dando un rapido sguardo alle mie relazioni amorose traspariva una totale immaturità affettiva tipica di chi non si è concesso di crescere al proprio ritmo.
Oggi che sono madre ed ho elaborato un po’ del mio vissuto mi faccio tante domande su che tipo di messaggi sto trasmettendo a mia figlia a riguardo.
Intorno ai bimbi sento sprecare centinaia di commenti del tipo “sei grande per questo o sei piccola per questo” come se ci fosse un tempo prestabilito e universalmente valido per poter dire o poter fare qualcosa che prescinde totalmente dalle nostre capacità e dal nostro sentire.
E’ stata proprio mia figlia, come ha iniziato a parlare, a chiedermi “mamma, cosa vuoi dire piccolo? e cosa vuol dire grande?”
… in effetti…voi cosa rispondereste?
Mi viene questo
Essere maturi credo sia essere allineati : essere alienati con il proprio sentire, con il proprio personalissimo tempo e con le proprie capacità e competenze del momento.
Rispettiamo i nostri tempi, usciamo dal paradigma del confronto…viviamo la nostra vita!