Accettare che qualcuno (che ami) soffra è difficile…

… soprattutto quando sai che quella sofferenza “è una scelta” (inconscia) e che “basterebbe” il coraggio di “guardarsi dentro” per dare il via a un cambiamento

ma se la malattia fosse l’unica soluzione possibile per quell’anima? se la malattia e la sofferenza fossero l’unico modo “intelligente” che il corpo trova per tenere in vita quella persone? se guardarsi dentro e mettere in discussione le credenze di una vita fosse uguale a morire?

Vi è mai capitato di avere vicino qualcuno che sta male, emotivamente o fisicamente, desiderare fortemente di aiutarlo a uscire da quello stato di sofferenza e percepire un muro, una cortina di obiezione, di opposizione?

Con le argomentazioni più diverse, tipicamente le più logiche, ci viene chiaramente spiegato che “è così, e non può essere diversamente”, che “non c’è soluzione”, che “se non fosse per colpa di Tizio/caio andrebbe tutto diversamente” …

Accettazione e frustrazione si mischiano fino a che …. questi due sentimenti si fondono nell’Amore e capisci che tutto ciò che puoi fare è Amare, amare incondizionatamente ricordando che siamo tutti qui, su questa terra, per compiere in nostro viaggio e che per fare questo qualcuno ha bisogno “ancora a questo giro” di dolore e sofferenza.

Concediamo dunque a ciascuno di fare il proprio viaggio così come lo ha scelto, con amore.

Viva la vita, sempre.